Le basi della kinesiologia: la modificazione dello sforzo muscolare in presenza di ipersensibilità.
È un riflesso tipico dell'organismo umano, documentato scientificamente, che sta alla base della kinesiologia: la modificazione dello sforzo muscolare in presenza di ipersensibilità. Il test kinesiologico evidenzia una variazione dello sforzo muscolare in seguito alla somministrazione, o al contatto, con una sostanza alimentare. Questa variazione può rappresentare il segnale di un'ipersensibilità o di un'intolleranza nei confronti della stessa sostanza testata.
Il metodo kinesiologico e le intolleranze alimentari
Il Test delle Intolleranze Alimentari si realizza attraverso il metodo kinesiologico e si integra alle altre diagnosi effettuate in ambito medico non sostituendole ma apportando importanti informazioni supplementari sui diversi livelli funzionali dell’organismo umano.
Tra gli stati disarmonici e i disturbi più comuni, vi sono tutti iproblemi digestione, i problemi di peso, il senso di stanchezza e di malessere, gli sbalzi di umore ecc.., che spesso si sottovalutano, ma che con il tempo possono essere invalidanti. Una delle cause più frequenti di questi disturbi, si può trovare nell’intolleranza verso certi alimenti.
Spesso la nostra alimentazione non è variata, bensì monotona e carente degli apporti nutrizionali necessari a favorire lo stato di benessere dell’organismo.
Cosa evidenzia il test ?
Con il test kinesiologico, che si basa sulla rilevazione della variazione del tono muscolare, il soggetto viene in contatto con cibi intolleranti. Il test kinesiologico evidenzia una variazione dello sforzo muscolare in seguito alla somministrazione, o al contatto, con una sostanza alimentare. Questa variazione può rappresentare il segnale di un'ipersensibilità o di un'intolleranza nei confronti della stessa sostanza testata. In pratica si tratta di una specie di prova di scatenamento, nella quale si valuta come reagisce il muscolo nel momento in cui l'organismo entra in contatto con la sostanza alimentare.
Un valido strumento al servizio della salute
Con il test kinesiologico, il Naturopata individua quelli che sono gli alimenti che bisogna distribuire o in alcuni casi sospendere per un periodo di tempo limitato, per aiutare l’organismo a recuperare l’equilibrio perso e a“disintossicarsi”; infatti un‘intolleranza non è da confondere con un’allergia. Un sostegno nel percorso naturopatico deriva anche dall’utilizzo dei fiori di Bach, per permettere alla persona di prendere contatto anche con il proprio stato emozionale che indubbiamente è legato allo stato disarmonico fisico.
Il Test è consigliato soprattutto per:
PROBLEMI DI PESO - PROBLEMI DIGESTIVI E DELL’INTESTINO – ASTENIA - CARENZA DI MINERALI - STATI DI STANCHEZZA PSICOFISICA - SBALZI D’ UMORE E ORMONALI
Il metodo di approccio si avvale quindi del colloquio empatico, del test kinesiologico per l’intolleranze alimentari, dell’individuazione dei fiori di Bach più indicati per il momento, dell’eventuale integrazione di oligoelementi, di prodotti fitoterapici e di una guida alla alimentazione naturale.
Ganoderma o Reishi – fungo miracoloso?
Il Ganoderma o Reishi o fungo dell'eterna giovinezza, impiegato nelle varie tecniche mediche tradizionali orientali; i principi attivi del Ganoderma o Reishi sono:
Il Ganoderma o Reishi è un fungo officinale impiegato nelle varie tecniche mediche tradizionali orientali; i principi attivi del Ganoderma o Reishi sono:
Il Ganoderma o Reishi non è l'unico fungo dalle proprietà benefiche; si conoscono anche lo Shitake, il Maitake ed il Cordyceps, che pur vantando una composizione chimica molto simile, non contenendo gli acidi ganoderici (dal sapore amaro), risultano meno efficaci.
NB. Tra il Ganoderma o Reishi Rosso e quello Nero, il primo sembra essere più efficacie grazie alla maggior concentrazione di principi farmacologici.
Il Ganoderma o Reishi può essere consumato in forma alimentare o come estratto.
La possibilità di intervenire sul comportamento alimentare mediante la stimolazione di zone ben definite del padiglione auricolare, è l'elemento peculiare nell'impiego di questa terapia per il trattamento dell'obesità. Il comportamento alimentare nell'uomo è il risultato della stretta interazione tra fattori ambientali, cognitivi, emotivi e biologici, che costituiscono una fitta rete assai difficile da analizzare. Quelli biologici, rappresentati dalla sensazione di fame e sazietà, svolgono un ruolo molto importante nell'influenzare l'assunzione di cibo in tempi brevi ed è proprio su questi aspetti che la stimolazione auricolare sembra agire principalmente.
Studo recenti hanno evidenziato che la stimolazione auricolare è capace di modificare in maniera significativa l'appetito inteso come desiderio di cibo e come orientamento del pensiero al raggiungimento dello stesso: ciò si realizza attraverso l'insorgenza di un precoce senso di sazietà durante e tra i pasti. Altri effetti ottenuti con la stimolazione auricolare sono:
a) la modifica della scelta del cibo: il paziente si orienta verso cibi proteici piuttosto che verso carboidrati e grassi.
b) la riduzione degli episodi di craving (ricerca smodata di un cibo, molto frequentemente dolci) e di “binge eating” (abbuffata compulsiva).
c) il miglioramento del tono dell'umore.
• la diminuzione dell'ansia e dell' irritabilità.
Migliora dunque nel soggetto obeso l'adesione alla restrizione dietetica e questo favorisce il calo ponderale.
Inoltre molto spesso negli obesi, a causa dell'alternarsi caotico di periodiche restrizioni alimentari con momenti di totale disinibizione alimentare, si sviluppa nel tempo un processo di disorganizzazione dei meccanismi psicobiologici di controllo del comportamento alimentare, con una completa o parziale desincronizzazione tra stimoli esterni e sensazione di sazietà, processi fisiologici e funzioni neurotrasmettitoriali. Su questi pazienti la stimolazione auricolare sembra esercitare un'azione di risettaggio dei meccanismi interni di controllo, capace dunque di mantenere un comportamento alimentare più corretto, da cui un minore recupero del peso perduto.
I fiori di Bach o rimedi floreali di Bach sono una cura alternativa basata sulla floriterapia ("terapia con i fiori"), ideata dal medicobritannico Edward Bach.
Bach sosteneva, al riguardo, la necessità che tale forma di terapia dovesse essere semplice e accessibile a tutti, in quanto secondo lui chiunque avrebbe le potenzialità e le sensibilità necessarie per effettuare autodiagnosi e autopratica. Sosteneva inoltre che la terapia dovesse avere carattere preventivo e scevra di effetti collaterali.
Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione principalmente la prevenzione e la conoscenza dei disturbi psicologici, i quali determinerebbero la sintomatologia. Il singolo fiore, a detta di Bach, curerebbe il disturbo psicologico che ha causato o potrebbe causare un certo malessere fisico. Dietro ogni disturbo fisico ci sarebbe, secondo i sostenitori del metodo, quello che viene chiamato "fiume di energia", originato a livello psicologico (come nel caso della rabbia, che viene scaricata in modi e zone del corpo differenti); pertanto, ad ogni disturbo psicosomatico, provocato dallo sfogo della cosiddetta "energia", corrisponderebbe, a monte, un ben preciso disturbo emotivo.
Sulla base di tali principi sono stati distinti 38 "tipi comportamentali" di base, ai quali corrisponderebbero 38 fiori e un'acqua di fonte, la cui "energia", secondo tali ipotesi scientificamente indimostrate, sarebbero in grado di curare l'organismo.